CHI SIAMO

Non tutti sanno che a Stra esiste una realtà sportiva come la pallavolo; ecco perché ho colto con grande piacere l'opportunità offerta dalla redazione di "Qui Stra" per farci conoscere. Da oltre dieci anni Pallavolo Stra A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica senza fini di lucro) opera nel territorio con il duplice obiettivo di offrire a tutti i ragazzi e ragazze la possibilità di avvicinarsi con il minivolley a questo sport e indirizzare successivamente i giovani alla disciplina sportiva vera e propria. E' nel settore femminile che si colloca prevalentemente la nostra attività e non poteva essere altrimenti dato che da sempre i maschi preferiscono il calcio. Però un sempre maggior numero di maschietti si è avvicinato a questo sport, tanto da triplicare quest'anno - il numero di iscritti al minivolley. Attualmente sono oltre 150 i soci atleti e mini atleti che, divisi per categorie, si allenano quotidianamente presso il Palazzetto dello Sport, seguiti da dieci tecnici qualificati. Un folto gruppo di ragazzi e ragazze dagli 8 ai 12 anni partecipano ai corsi di minivolley che si svolgono da settembre a giugno con l'obiettivo di apprendere i primi fondamenti tecnici e di gioco con la palla. I più "esperti" tra loro partecipano già ai campionati under 12 e under 13 femminile. In tutti i campionati provinciali giovanili sono presenti le nostre squadre a partire da under 18, 16, 15, 14 e con le atlete under 18, ai campionati di seconda divisione. Il lavoro è costante, i risultati sono ottimi e, grazie all'impegno e al sacrificio di atlete e preparatori tutte le squadre figurano prime nei rispettivi campionati. Un percorso di crescita che in questi anni ha portato in prima squadra, che milita nel campionato regionale di serie D, atlete giovanissime e motivate da una grande passione come Samanta Zabeo che, oltre ad essere a soli quindici anni titolare nella serie maggiore, ha partecipato a numerosi trofei con le selezioni provinciali. Un'altra atleta della Pallavolo Stra, Valentina Zago, anche lei giovanissima, milita attualmente nel campionato nazionale di B1 con il Club Italia ed è stata convocata recentemente in Nazionale Juniores. Grazie al lavoro di un nutrito numero di dirigenti, all'apporto economico di sponsor, oltre ai contributi istituzionali, la Pallavolo Stra conta di affermarsi sempre di più a livello sportivo e a radicarsi nel territorio offrendo un prezioso servizio educativo e di crescita ai giovani che vorranno entrare nel mondo sportivo. Non è un caso che la squadra maggiore " OFFICINE CERCATO STRA" militi, per il secondo anno consecutivo, nel campionato regionale di serie D. Campionato fin qui interpretato da protagonista in cui la nostra squadra chiude il 2006 imbattuta e in testa alla classifica con otto vittorie su otto gare. Il campionato è ancora lungo ma si sa "chi ben comincia è a metà dell'opera"!

Il Presidente Mauro Pelizzaro

Apparso su Qui Stra nel febbraio 2007

STAGIONE 2008-09 DA RICORDARE

PALLAVOLO STRA' IN B2

II DIVISIONE CAMPIONE PROVINCIALE

 

Stagione 2008-09 che molti non dimenticheranno in fretta quella che sta per concludersi. Stagione, anzi, che molti ricorderanno come tra le più positive degli ultimi anni della breve storia della Pallavolo Stra. A cominciare dal settore giovanile, dalle ragazzine più piccole, guidate da Paola Barina e Cindy Boldrin, che hanno disputato i campionati Under 12 e Under 13, passando poi a quelle poco più grandi, che sotto la regia di Roberto Checchin, si sono cimentate in ben quattro campionati: Under 14-15-16 e III Divisione, senza dimenticare l’Under 16 guidata da Barbara Zangirolami, per finire con l’Under 18 con in panca Manuel Martarello. Quasi tutte, infatti, le nostre squadre si sono piazzate ai primi posti dei vari gironi qualificandosi così alle fasi finali dei rispettivi campionati. A far da traino, le due squadre più “grandi”: la II Divisione e, soprattutto, la Serie C. Come dimenticare allora la stagione sportiva di queste due squadre? Che Manuel Martarello, coach della II Divisione, avesse per le mani una “buona” squadra lo si era capito già dalle battute iniziali del campionato. Vittoria dopo vittoria, saranno 14 su 14 alla fine della prima fase del campionato, è arrivata una meritata qualificazione ai play-off. La striscia positiva è continuata anche nella seconda fase del campionato, tanto che alla fine saranno 20 le vittorie su 21 partite disputate. Come dimenticare allora il doppio confronto vittorioso con il Pellestrina e, soprattutto, quello con il Noale, che ha portato alla meritata promozione in I Divisione? Come allora dimenticare il trittico di partite della finale provinciale con l’Arvas Volley di Chioggia? In parità dopo le prime due gare, alla “bella” le ragazze di Manuel hanno sfoderato una prestazione di alto, altissimo livello, meritandosi così quel titolo che le vedeva protagoniste fin dalla prima partita del campionato, un traguardo che certo ricorderanno a lungo. Come allora non ricordare i loro nomi: Andreea Borza, Caterina Carraro, Giulia Levorato, Laura Marigo, Giulia Monetti, Jessica Monetti, Sara Navarini, Sara Pantano, Francesca Pelizzaro, Veronica Tramonte, Francesca Veller, Tania Zago ed il capitano Anna Chiara Francese? Ricorderanno a lungo questa stagione sportiva 2008-09 anche le ragazze che compongono la rosa della Serie C guidate da Roberto Checchin e, soprattutto, i tanti tifosi che le hanno seguite fin dall'inizio, ai primi di novembre, fin dalla prima di campionato a Meolo. Stagione disputata a ritmi impressionanti fin da subito, tanto da ritrovarsi ai primi posti della classifica dopo poche giornate. Partiti con la volontà di disputare un ottimo campionato, nessuno in palestra parlava, nessuno forse nemmeno pensava, alla promozione. Ma le vittorie, si sa, fanno morale, ti impongono come squadra da battere, ti fanno venir la voglia di provarci. Come allora dimenticare le trasferte al PalAlì di Padova, a Mestrino e a Castel d’Azzano, contro squadre che si sono battute con onore per la vittoria finale e le vittorie casalinghe contro le stesse, irriducibili rivali? Come non ricordare allora l’ultima vittoria casalinga, alla penultima giornata, con l’Albatros Treviso, che ha portato alla meritata, meritatissima promozione in B2? Era pieno di gente il “PalaStra” quella sera, tutti con le dita incrociate, tutti pronti a festeggiare una promozione conquistata partita dopo partita, settimana dopo settimana, cui nessuno pensava ad inizio stagione, ma che tutti hanno cominciato ad apprezzare per le “imprese” delle ragazze: 56 punti finali, 19 le vittorie, appena tre le sconfitte. Così come per la II Divisione, come allora non ricordare i loro nomi: Paola Barina, Andreea Borza, Andrea Gomiero, Giovanna Favaretto, Giulia Lapegna, Elisa Marigo, Manola Mozzato, Giorgia Salviato, Laura Tiozzo, Barbara Zangirolami, Martina Zuanazzi ed il capitano Cristina Martin?


NON TUTTI SANNO CHE...

 

...già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. I Romani, per esempio, eseguivano esercizi con la palla a scopo di divertimento e svago. Nel Medio Evo divenne di moda nelle corti francesi un gioco con la palla praticato da nobili e dame, conosciuto con il nome di Mintonette (da minon, micio). In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato faustball, ma il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna va riconosciuto all'americano William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke, nel Massachusetts, che se ne serviva per tenere in forma i giocatori di baseball e di rugby. Il 6 febbraio 1895, Morgan radunò alcuni insegnanti e il preside del college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport, da lui chiamato mintonette in omaggio al nome originario. Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri, tra cui il sindaco e il comandante dei Vigili del fuoco di Holyoke, avvenne il battesimo del nuovo gioco sportivo con caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo. La sua caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive: la forza. Fu Alfred F. Halstead, uno spettatore, a cambiarne il nome, ritenuto un po' troppo femminile, in Volleyball (letteralmente palla sparata). Lentamente, Morgan riuscì ad imporre il nuovo sport nei college YMCA sparsi un po' in tutti gli Stati Uniti. Due anni dopo la pallavolo si giocava anche nella maggior parte dell'America del Sud (Brasile, Argentina, Uruguay). Nel 1898 giunse a Manila, nelle Filippine, grazie a un insegnante di educazione fisica americano e proprio ai filippini viene attribuita l'invenzione della "schiacciata". In Cina e in Giappone ottenne un successo strabiliante. In Europa fu riscoperto grazie ai soldati americani durante la prima guerra mondiale. Per un lungo periodo la pallavolo è stata giocata in due modi differenti: all'occidentale e all'orientale, con la cosiddetta regola dei tre tocchi. Nel 1938 venne introdotta una fondamentale tecnica che rivoluzionò il modo di giocare: il «muro». furono soprattutto i paesi dell'Est che lo utilizzarono con sistematicità. Nel 1947 i rappresentanti di 15 federazioni si ritrovarono a Parigi e crearono la Federazione Internazionale di Volleyball (FIVB).